OSSERVO SILENZIOSAMENTE

è come se una parte di me si fondesse con la roccia. La mia ombra si staglia contro la parete, quasi a voler diventare parte della struttura stessa di questo luogo. Mi trovo in Sasso Pisano, ma la mia presenza è discreta, un riflesso scuro sulla pietra che si erge immutabile davanti a me.

La luce rivela la superficie ruvida della roccia, ogni suo dettaglio inciso dal tempo. Sento che questa roccia rappresenta la stabilità e la storia di un luogo che mi ha accolto quando ero solo una bambina, un posto che è diventato il mio rifugio e la mia ispirazione. La mia ombra non invade, ma accompagna: io osservo, senza pretese, lasciando che il borgo racconti la sua storia attraverso la mia lente.

È un legame. La roccia antica riflette il mio percorso, il mio crescere qui e il mio imparare a vedere la bellezza nei dettagli più semplici e autentici. In questo gioco di ombre e luci, io e il borgo siamo una cosa sola – lui il solido testimone, io la viaggiatrice silenziosa che ne racconta l’essenza.

LEGAMI SOTTILI

Sasso Pisano è più di un luogo: è una parte di me, una tela antica su cui ho dipinto i miei ricordi, i miei amori, le mie scoperte. È qui che ho imparato ad ascoltare il silenzio e a vedere oltre la superficie, a catturare il tempo che fugge e a trasformarlo in un istante eterno. Ogni scatto è un pezzo di anima, una memoria che si appoggia leggera sulle pietre di queste strade.

Attraverso la lente, riesco a intravedere una storia che non può essere detta, solo suggerita. È così che il passato si affaccia sul presente, su fili sottili che collegano ciò che è stato a ciò che sarà. E io, con la mia macchina fotografica, sono solo una testimone, una narratrice che si perde nei dettagli, negli istanti, nelle verità nascoste.

TRA IL PASSATO ED IL FUTURO